L’occhio ritornerà nei luoghi dei suoi tradimenti. In congedo secolare da dove gelano le lacrime. Libero per un attimo ancora di versarle calde. Sulle beate lacrime che furono. Godendo al contempo del cumulo di minerale bianco.. Che in mancanza di meglio si accumula incessantemente su se stesso. Che se continua arriverà al firmamento. Alla Luna. A Venere.
S. Beckett, Mal visto mal detto, Einaudi 1986 (pag.33)