EDOARDO SANGUINETI


il sogno, è tutto dire, è dire tutto:

mi srotolo la lingua e, non so bene

se devo vergognarmene, ma ti dirò che mi sto riconciliando, a piccolissimi

passi,con il mondo:

(che mi diventa gradualmente minore il mio nativo orrore

profondo, da qualche tempo in qua, per l’esistente): e che mi sento, con critico

realismo, e con cinismo, parzialmente pacificabile, a lungo andare, e a largo

raggio, con i miei femori,con le mie pulsioni, e con i garofani, l’habeas corpus,

i pompieri, e con Schelling, con Schiller):

è la mia molle pazienza il mio genio:

da Mikrokosmos (Poesie 1951-2004)