Unica Zürn

Le cose non stanno molto diversamente in questa casa, per quanto riguarda la stanza del seno. Dalla fessura della porta chiusa sgorga un rivolo di latte e attraverso il buco della serratura trapela un odore dolciastro e bianco che dà la nausea. Dalla stanza non proviene alcun suono, vi regna un silenzio da puerperio. Conosco bene, da tempi lontani, questo morbido, profondo silenzio. Allora avrei voluto che durasse per sempre. Ma oggi?… Tutto è orribilmente cambiato e la stanza del seno mi incute soltanto disperazione.

 

Unica Zürn, L’uomo nel gelsomino, La Tartaruga, 1980 pag.205-206

 

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