
Grazie infinite a Mariangela Guatteri per il prezioso dono!
LANGUAGE-bagage lent, langes de l'esprit. M. Leiris
LA MODALITÉ VÉGÉTALE
Ils introduisent des objets; associations.
Ils se laissent envahir par des moments extérieurs, modifier leur forme.
Passifs: pensés par les objets. Mots; mémoire ; émotion.
Sensations spécifiques de ce qui bouge, de ce qui est agité. Arythmique.
Cinq classes productrices d’états.
Un cercle non interrompu (ils se suicident. Dès que réalisés).
Ça libère un fragment de matière : il se détache du flux.
Ça contribue à l’abolition d’au moins un fragment.
Il est tendu dans une seule position.
Les modalités du renoncement: l’abolition des modalités humaines.
Une autre modalité d’existence (la position, le premier pas).
La censure polit des automatismes; la concentration sur la chose,
un point: immobile et continue.
Mariangela Guatteri, La modalité végétale, da Techniques de libération, Benway Series, Tielleci Editrice, 2017 traduzione Michele Zaffarano
Non è sufficiente dire:” io non sono il corpo”.
Bisogna anche realizzarlo. Non è così semplice.
Bisogna non essere preda del delirio.
L’universo è diviso in tre sistemi planetari, quello
superiore, quello intermedio, quello inferiore. La
Terra fa parte del sistema intermedio.
Anche gli altri pianeti dell’universo sono popolati
da innumerevoli esseri viventi; sulla Terra
non esiste alcun luogo privo di esseri viventi.
In profondità nel terreno ci sono i vermi, nell’acqua
ci sono animali acquatici, nel cielo ci sono gli uccelli.
Tutti sono intrappolati.
Si potrebbe usare la propria energia in modo da
ottenere un corpo che permetta di entrare nel
pianeta.
Al momento della morte bisogna staccare gli
occhi dalla contemplazione degli oggetti, e
impegnare le orecchie ad ascoltare la vibrazione.
Se la mente è turbolenta va fissata e il respiro
condotto alla sommità del capo. Si può raggiungere
la perfezione.
A questo stadio si decide dove andare. Esistono
innumerevoli pianeti.
Si hanno informazioni dell’esistenza di questi
luoghi attraverso la letteratura.
Se per esempio si vuole andare in America, ci si
può fare qualche idea di questo paese leggendo i
relativi opuscoli.
Se si conoscono tutte le descrizioni che i testi
contengono, ci si può trasferire secondo il proprio
desiderio su qualsiasi pianeta.
Il viaggio con mezzi meccanici non è il metodo
riconosciuto.
Mariangela Guatteri, Le connnaissance de l’espace/ La cognizione dello spazio, Benway Series Feuilles/Fogli, Tielleci 2014
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uno stato delle cose. come la terra. un prendere atto. una guerra.
Atto I
Scene: Il giardino, La serra, La fossa del cane
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Il giardino
.
petali di carne del cuore
un esercito in giardino
nell’incanto del sonno ibernato
un piede di terra smuove un sasso
una benda grassa tiene un taglio
l’erba ammucchia letti
per le gambe recise
vuote di cammino
di casa
.
mine metallo placche tonde
inganna sorte fanno fronte
casse di assi crollate
farfalle di luci
benzina solo per carri.
i fiori si fanno dormire
giorni su giorni
restino ciechi
in messa a dimora
la cripta difesa dei bulbi
.
l’ascia di guerra scava
è pietra fluitata di fiume
se ne fanno calchi
tanto per esser sicuri
se ne fanno copie
e di varia materia.
poi disabitati corpi
disfatti e risorti in paesaggi atroci
da radici ancora vive
irrompono appuntiti:
disintegrate razze
.
è troppo caro il sangue:
rimbocca le pelli
termina gli occhi
per sempre alle insegne
(non parla e non piange
e non muove il calanco
rimette peccati
frana la costa
corrode il fianco)
.
.
La serra
.
L’assiolo scansiona la notte
(viene a morte il tempo)
circoscrive col suono
(emissione di un unico tono che in regola pulsa
e fa la materia)
la dimensione del suo orientamento
è lui che fa il tempo
indica stati: natura presente
a ridosso di casa
mai desistita
in spalanco di porte
.
la casa cresce figli minori
perché muti
pieni di foglie di spine
e polline ovunque
sempre accuditi
esigenti la luce
con l’acqua che viene dal pozzo
interno cuore (un rinnovabile pasto)
quando è assediato si asciuga
intermittente pulsa
dentro il torace di un cane
.
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La fossa del cane
.
il cane si scava la fossa
(la tomba di un vivo d’inverno)
batte più lento il respiro sui denti
nasconde il fiato
confabula coi vermi
perennemente in scasso
(silenzioso teorema)
(perfetto nell’ecosistema)
.
e in alto le ossa sui rami
forche sgravate di carne e giudizi
vuote le corde
mute le ossa
archi di calcio a riposo
a sbiancare
a vegliare la fossa del cane
la steppa di pelo che sverna i suoi arti
organi interni mucose paure
.
vizio incalcolato la paura
se non si è cane
se davanti ai gialli
di tristi ambulatori
sono abbandonati stati
intestini coscienze.
il cane sta in buca
fuori decàde il cielo
humus sopra fa crepe
e farmaco in gocce sui covi
.
è un pianto a due dimensioni
è fame
si allunga la bocca e le mani
spiluccano il cane e a strappi
anche i bulbi più sotto
sotto la buca in sintesi estrema
si dice attentato si mangiano i vivi
[…]
Mariangela Guatteri
.
MARIANGELA GUATTERI è performer e artista multimediale, ha pubblicato le raccolte poetiche Carbon Copy [Cc] (Il Foglio, 2005) ed EN (d’if, 2009) ed è presente in diverse antologie edite da LietoColle, Giulio Perrone, d’if. Da diversi anni realizza video-poesie e progetti performativi per suono e parola poetica collaborando con musicisti e VJ. Il poemetto Quinta di cave e risorti, è stato finalista del Premio Sandro Penna (ediz. 2009), e la rivista telematica La GRU ne ha pubblicato alcuni versi nell’antologia Calpestare l’oblio.
Solo il fuoco
e non mi passa questo amore.
Tuoi capelli nel mio pugno questa notte
tuo respiro sottovento nella bocca
e non mi passa questo amore.
Solo il fuoco
al posto degli umori.
E sei bella con le tue cicatrici
che sono le mie impronte digitali;
io mi conosco appena ti sfioro.
Solo il fuoco
che non passa questo amore.
***
Un sentimento equo
ci misura.
Nessuna ansia.
Le distanze minime
sono camere adiacenti comunicanti come
vasi.
Pratichiamo il desiderio
in cortili interni
quadrati perfetti
nel ritaglio di un cielo impeccabile
***
Lascia ch’io pianga
non sazi gli occhi
di baciarti la nuca
il tuo osso: il mio Atlante
Oriente e Occidente smarriti
i due poli scomposti.
Io vago
e tu
a sorreggermi il mondo.
Mariangela Guatteri, EN, Edizioni d’if, 2009
Mariangela Guatteri (Reggio Emilia 1963) si occupa di Architettura dell’informazione e di ricerca nel campo delle arti visive e multimediali.
Ha pubblicato la raccoltadi poesie Carbon Copy [Cc], Edizioni Il Foglio, 2005 ed è presente in antologie poetiche
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